PRESSO LA VASCA DELL’ARSENALE VERONA
PREMIO ARCHITETTIVERONA 3° edizione - 2013
PREMIAZIONE - APERITIVI E BUFFET - PERFORMANCE - CONCERTO
La professione di architetto – e il relativo Ordine professionale - compiono novant’anni. Era infatti il 24 giugno 1923 quando fu approvata la “legge sulla Tutela del titolo e dell’esercizio professionale degli architetti”, riconoscimento legale fondamentale per garantire ai cittadini italiani che l’architettura fosse esercitata da persone che ne avessero la cultura e la competenza tecnica e che rispettassero principi etici nei rapporti con la società e con il committente.
In occasione del novantesimo anniversario di fondazione dell’Ordine professionale degli architetti, il Consiglio degli Architetti Nazionale istituisce la Festa dell’Architetto. Lo scopo dell’iniziativa, che si terrà successivamente con cadenza annuale, è quello di identificare una giornata nella quale celebrare, a livello nazionale e locale, l’architettura e i suoi protagonisti come elementi centrali di un processo capace di valorizzare la qualità del progetto nella sua più elevata dimensione civile e culturale.
PREMIO ARCHITETTIVERONA 3° edizione
Dalle 21.30 una serie di eventi performativi e musicali curati in collaborazione con
CDF-ITTICA e EXP ass.culturale.
La danza contemporanea celebra l'architettura
APERITIVI E BUFFET - PERFORMANCE - CONCERTO
PROGRAMMA:
ore 18.30
Saluti del Presidente Ordine Architetti P.P.C della provincia di Verona. Saluti delle Autorità. Introduzione di Alberto Vignolo editor di Architettiverona. Presentazione dei lavori della Giuria di Pier Alain Croset Politecnico di Torino e Luca Gibello - Il Giornale dell'Architettura
ore 19.45
Premiazione: saranno comunicati i premiati e le relative motivazioni della Giuria
durante la premiazione interverranno tutti i progettisti delle opere selezionate
ore 20.30
In occasione del novantesimo anniversario di fondazione dell’Ordine professionale degli architetti, il Consiglio degli Architetti Nazionale istituisce la Festa dell’Architetto. Lo scopo dell’iniziativa, che si terrà successivamente con cadenza annuale, è quello di identificare una giornata nella quale celebrare, a livello nazionale e locale, l’architettura e i suoi protagonisti come elementi centrali di un processo capace di valorizzare la qualità del progetto nella sua più elevata dimensione civile e culturale.
PREMIO ARCHITETTIVERONA 3° edizione
II Premio «architettiverona», istituito in occasione del cinquantesimo
anniversario della rivista «architettiverona» (1959-2009) e giunto alla sua
terza edizione, si inserisce nelle attività culturali dell’Ordine degli
Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della provincia di Verona,
finalizzate a promuovere una consapevole cultura architettonica nel territorio
di riferimento.
In particolare il Premio intende contribuire al riconoscimento delle opere
architettoniche realizzate, ottenute dal lavoro dei progettisti e
dall’iniziativa dei committenti, pubblici o privati, che si sono distinti nel
far emergere in maniera innovativa e personale le qualità del contesto urbano e
territoriale.
Il Premio ha cadenza biennale e in questa edizione è attribuito a opere
architettoniche progettate da professionisti e ultimate nel territorio della
provincia di Verona nell’ultimo quinquennio, tra l’inizio del 2008 e la fine
del 2012.
Le segnalazioni giunte, unitamente alle opere già pubblicate su
«architettiverona», sono state oggetto di una pre-selezione da parte della
Redazione di “architettiverona”, in qualità di Comitato Scientifico e
Segreteria Organizzativa del Premio e successivamente sottoposte al giudizio
della Giuria.
La Giuria del Premio Architettiverona 2013, nelle figure di Pierre Alain
Croset, Luca Gibello, Paolo Didonè e Arnaldo Toffali, ha effettuato sabato 1
giugno i sopralluoghi alle opere selezionate, individuando quelle che ha
ritenuto più meritorie. Le opere selezionate sono le seguenti:
1. Recupero edificio residenziale
ad Avesa, Verona
Progetto: arch. Lorenzo Marconato, arch. Silvia Martini
2. Casa e studio ai Filippini,
Verona
Progetto: AAPA architetti associati (arch. Sara Olga Pasini, arch.
Gergely Agoston)
3.
Ampliamento e riordino complesso scolastico a Povegliano Veronese
Progetto: arch. Giovanni Cenna
4. Centro per l’infanzia a Balconi di Pescantina
Progetto: arch. Claudia Brentegani (BC+V Architetti)
5. Recupero case per lavoratori immigrati a San Martino
Buon Albergo
Progetto: A.c.M.e. studio (arch. Giovanni Castiglioni, arch. Raffaella
Braggio, arch. Genziana Frigo)
6. Recupero sottotetto, Verona
Progetto: studioWOK (arch. Marcello Bondavalli, arch. Nicola Brenna,
arch. Carlo Alberto Tagliabue)
7. Casa A1, Verona
Progetto: arch. Francesca Castagnini, arch. Stefania Scamparle
8. Conservazione e adeguamento funzionale ex Dogana,
Verona
Progetto: Arteco (arch. Luigi Calcagni, arch. Antonella Milani)
9. Recupero del Teatro Ristori, Verona
Progetto: Cibic & partners
10. Recupero vasca natatoria dell’Arsenale, Verona
Progetto: David Chipperfield Architects
Di quest’ultima opera, la Giuria ha evidenziato in particolare la grande
qualità architettonica dell'intervento, che ha saputo restituire alla
cittadinanza un luogo pubblico degradato, con una raffinata metamorfosi dello
spazio originario, grazie alla brillante idea di ridurre la profondità della
vasca a pochissimi centimetri, all'uso del marmo nero che crea un effetto di
specchiamento e di sfondamento molto suggestivo. Per queste ragioni, tale
luogo è stato scelto come sede per la cerimonia di consegna del Premio
Architettiverona 2013, in occasione della FESTA DELL’ ARCHITETTO 2013.
In tale sede verranno annunciati i vincitori individuati tra le opere
selezionate sopra elencate. Tutti i progettisti sono invitati a prendere parte
alla manifestazione, estendendo l’invito ai committenti e a quanti abbiano
collaborato fattivamente alla realizzazione delle opere.
Dalle 21.30 una serie di eventi performativi e musicali curati in collaborazione con
CDF-ITTICA e EXP ass.culturale.
La danza contemporanea celebra l'architettura. Corpo umano e corpo architettonico dialogano sulla comune sfida alla forza di gravità. Il movimento coreografico come l'arte della costruzione: spostamenti di peso generano forme inattese e spazi imprevisti, sbilanciamenti e nuovi equilibri.
Il Concerto ricontestualizza in una luce contemporanea i brani senza tempo di Louis Thomas Hardin, in arte Moondog (1916 – 1999) eccentrico compositore americano del secolo scorso che scelse una vita da clochard, facendo delle strade di New York la sua casa.
APERITIVI E BUFFET - PERFORMANCE - CONCERTO
PROGRAMMA:
ore 18.30
Saluti del Presidente Ordine Architetti P.P.C della provincia di Verona. Saluti delle Autorità. Introduzione di Alberto Vignolo editor di Architettiverona. Presentazione dei lavori della Giuria di Pier Alain Croset Politecnico di Torino e Luca Gibello - Il Giornale dell'Architettura
ore 19.45
Premiazione: saranno comunicati i premiati e le relative motivazioni della Giuria
durante la premiazione interverranno tutti i progettisti delle opere selezionate
ore 20.30
Aperitivo e Buffetore 21.30
Performance EVO di Giuliana Urciuoli - video di Fiorenzo Zancan
a seguire performance di Ilaria Dalle Donne - video di Fausto Caliari
a seguire performance di Ilaria Dalle Donne - video di Fausto Caliari
performance Takeya di Chiara Frigoore 22.00
Concerto Hobocombo
Andrea Belfi - batteria, percussioni, voce, Francesca Baccolini - contrabbasso, voce. Rocco Marchi chitarra, sintetizzatore, voce.
Concerto Hobocombo
Andrea Belfi - batteria, percussioni, voce, Francesca Baccolini - contrabbasso, voce. Rocco Marchi chitarra, sintetizzatore, voce.
https://www.facebook.com/FestaDellarchitettoVerona2013
EVO
coreografia e danza Giuliana Urciuoli
produzione Zebra, Uqbarteatro
videoinstallazione Fiorenzo Zancan, Giuliana Urciuoli
EVO è il sogno di una donna che si immerge nel mondo umido dell’inconscio dove incontrare immagini stratificate nella sua stessa memoria, nelle cellule del suo corpo, nella percezione di sé attraverso lo sguardo dell’altro.Un corpo esposto, sospeso in uno spazio circolare, ristretto, il luogo di un sogno e della propria vulnerabilità che abbraccia la paura e la meraviglia, la fragilità e la forza di opporsi per non cadere.
Giuliana Urciuoli
coreografa e performer. Laureata in Storia della Danza - Discipline delle Arti, Musica, Spettacolo - D.A.M.S. all’ Università di Bologna, danza nella Compagnia di Carolyn Carlson - Biennale di Venezia e nella Szeged Contemporary Dance Company presso il Teatro Nazionale di Szeged – Ungheria. Danza in numerosi festival internazionali e collabora con diversi coreografi: Juronics Tamàs, Roberto Galvan, Itzik Galili, Amir Kolben, Ben Craft, Vera Sander, Piet Rogie. Lavora nell’ambito della video arte per la creazione di installazioni, site specific e video danza. Come coreografa ed interprete collabora da diversi anni con il videoartista Alessandro Amaducci alla creazione di video sperimentali che circuitano in prestigiosi festival: Elektric Self, Flesh Path, Studio per EX, Bloodstream, Shedding, A Secret Place, Anatomy Theater, Concert for Shadows. Attualmente lavora a PROVERB (con il sostegno di CSC centro per la scena contemporanea, Bassano del Grappa) e tiene corsi e laboratori di danza contemporanea, composizione e improvvisazione in Italia e all’estero. Creazioni coreografiche: Il giorno, la notte, il giorno; La corsa dei fuochi-poesie per la musica; Incorpore; Stasi; EX (finalista premio GD’A veneto 2009, rete Anticorpi eXpLo); EVO sviluppato nell’ambito di Choreoroam 2010. I suoi lavori sono rappresentati in festival quali: Biennale di Venezia, Bassano Opera Festival, Triennale Milano, Teatro Kismet Opera Bari, Biblioteca Alessandrina Alessandria d’Egitto, Bunker C-4 Caldogno, Teatro Almagià Ravenna, Teatro Stabile Sloveno Trieste, Fondazione Merz Torino.
EVO è il sogno di una donna che si immerge nel mondo umido dell’inconscio dove incontrare immagini stratificate nella sua stessa memoria, nelle cellule del suo corpo, nella percezione di sé attraverso lo sguardo dell’altro.Un corpo esposto, sospeso in uno spazio circolare, ristretto, il luogo di un sogno e della propria vulnerabilità che abbraccia la paura e la meraviglia, la fragilità e la forza di opporsi per non cadere.
Giuliana Urciuoli
coreografa e performer. Laureata in Storia della Danza - Discipline delle Arti, Musica, Spettacolo - D.A.M.S. all’ Università di Bologna, danza nella Compagnia di Carolyn Carlson - Biennale di Venezia e nella Szeged Contemporary Dance Company presso il Teatro Nazionale di Szeged – Ungheria. Danza in numerosi festival internazionali e collabora con diversi coreografi: Juronics Tamàs, Roberto Galvan, Itzik Galili, Amir Kolben, Ben Craft, Vera Sander, Piet Rogie. Lavora nell’ambito della video arte per la creazione di installazioni, site specific e video danza. Come coreografa ed interprete collabora da diversi anni con il videoartista Alessandro Amaducci alla creazione di video sperimentali che circuitano in prestigiosi festival: Elektric Self, Flesh Path, Studio per EX, Bloodstream, Shedding, A Secret Place, Anatomy Theater, Concert for Shadows. Attualmente lavora a PROVERB (con il sostegno di CSC centro per la scena contemporanea, Bassano del Grappa) e tiene corsi e laboratori di danza contemporanea, composizione e improvvisazione in Italia e all’estero. Creazioni coreografiche: Il giorno, la notte, il giorno; La corsa dei fuochi-poesie per la musica; Incorpore; Stasi; EX (finalista premio GD’A veneto 2009, rete Anticorpi eXpLo); EVO sviluppato nell’ambito di Choreoroam 2010. I suoi lavori sono rappresentati in festival quali: Biennale di Venezia, Bassano Opera Festival, Triennale Milano, Teatro Kismet Opera Bari, Biblioteca Alessandrina Alessandria d’Egitto, Bunker C-4 Caldogno, Teatro Almagià Ravenna, Teatro Stabile Sloveno Trieste, Fondazione Merz Torino.
INGRESSO
di e con Ilaria Dalle Donne
L’HO INCONTRATA IL 26 MAGGIO E ANCORA MI PARLA
SEMBRAVA UNA CASA VUOTA
E’ STATA UNA CASA ABITATA
LEI ERA LI NELL’INGRESSO
SEDUTA SULLA SUA POLTRONA PREFERITA CON I PIEDI APPOGGIATI SU DI UN PICCOLO SGABELLO DI LEGNO
HA UNA SPECIALITA’
L’ARIA CHE RIEMPIE LE STANZE MANTIENE_MANTIENE QUELLO CHE C’ERA E QUELLO CHE ORA NON SI VEDE_MANTIENE UN BUON PROFUMO DI LEGNO_MANTIENE IL CALORE DI UNA CASA IL CUI INGRESSO ACCOGLIE AMOREVOLMENTE
AVVOLGE
OSPITA
RINGRAZIA
LEI E’ ANCORA PRESENTE L’ARIA LA MANTIENE
ALLORA CAVAMI GLI OCCHI
QUELLI CON CUI VEDO TUTTI I GIORNI
CAVAMI LE PUPILLE
QUELLE CHE ASSORBONO E CAMBIANO TINTA
DAMMI I TUOI DI OCCHI QUELLI CHE STANNO TRA L’ARIA E A PITTURA PASTELLO DELLA PARETE IN INGRESSO DOVE C’ERA QUELLA FOTO DI TE CON TUA SORELLA DA GIOVANE CHE ASPETTI
Ilaria Dalle Donne
attrice
e performer.. nata a San Giovanni Lupatoto dal 2005 è stata attrice nelle
produzioni di Babilonia Teatri contribuendo all’organizzazione e alla
costruzione degli spettacoli. Dal 2012 ha iniziato un percorso totalmente
autonomo, salto nel vuoto nel linguaggio teatrale. Sceglie di non darsi un nome
altro perché la ricerca che sta svolgendo vuole diventare la sua identità in
scena.
Movimento
dissociato, azione rigorosa e disciplinata come quella di un atleta, parole che
vogliono dire scivolando lateralmente a gran velocità come lame affilate che
non fanno sentire il dolore del taglio.
TAKEYA
di e con Chiara Frigo
di e con Chiara Frigo
musica Random.Inc, Alva Noto
disegno sonoro Mauro Casappa
disegno luci Leonardo Benetollo
scenografia Chiara Frigo
Primo premio GD’A Veneto 2008 Anticorpi XL 2008 Aereowaves -Dance Across Europe 2009
Takeya è un lavoro sulla velocità, in un'unica intenzione che è quella di arrivare fino alla fine. Inizia così: una persona seduta, per tanto tempo. Il respiro che sedimenta, matura, si distacca da ogni impazienza. Quello che interessa è il rapporto tra velocità fisica e velocità mentale, per poter rendere, tra dilatazioni ed accelerazioni, il senso di un intervallo estremamente breve che pur può contenere ampie evoluzioni. In un incedere d’immediatezza ottenuto a forza d’aggiustamenti pazienti e meticolosi. Tutta l’azione si svolge in pochi metri, in uno spazio compresso in cui è ormai l'evento ad arrivare senza avere più il bisogno di spostarsi. È un fenomeno di inerzia, un gioco che infrange l'irreversibilità del tempo.
Chiara
Frigo
Laureata
in biologia molecolare, esordisce come coreografa nel 2006 con il solo Corpo in
DoppiaElica, con cui vince il terzo premio al 10° Festival Choreographers
Miniatures di Belgrado.
Nel 2008 è vincitrice con il solo Takeya della prima
edizione del premio GD'A Veneto Anticorpi XL e nello stesso anno la pièce è
selezionata all’interno di Aerowaves, network europeo di promozione per artisti
emergenti. Nel 2009 è invitata a partecipare a Choreoroam, un progetto di
ricerca coreografica sviluppato attraverso residenze sostenute da Operaestate
Festival Veneto, The Place (UK), Dansateliers (NL), Dansescenen (DK), Paso a
2-Certamen Coreográfico de Madrid (ES), Dance Week Festival
(HR). Unica coreografa italiana invitata a condividere un percorso
di ricerca coreografica sviluppato tra Italia e Canada (Operaestate Festival
Veneto, Circuit-Est Centre Chorégraphique di Montréal, Dance Centre di
Vancouver).
La sua ultima creazione Nonsostare, presentata all'Auditorium Parco della Musica di Roma è stata sostenuta da Amat (teatro Annibal Caro di Civitanova Marche), Inteatro Polverigi e Duncan 3.0.
Nel 2011 è impegnata nella nuova creazione Suite-Hope, selezionata tra i vincitori del bando Residences 2011 de La Caldera - Barcelona, sostenuta da CSC - Centro per la Scena Contemporanea - Operaestate Festival e vincitrice del bando REFORM/Danza 2011/2012 - Pim Off, Milano. Suite-Hope è stata inoltre selezionata all’interno del network Anticorpi XL (nella sua versione breve) e nel network europeo Aerowaves 2012.
Attualmente è impegnata anche nel progetto nato dalla collaborazione con il coreografo canadese Emmanuel Jouthe. La creazione ha debuttato nel Maggio 2013 presso il Teatro Agora di Montréal nell’ambito del Festival Tangente.
La sua ultima creazione Nonsostare, presentata all'Auditorium Parco della Musica di Roma è stata sostenuta da Amat (teatro Annibal Caro di Civitanova Marche), Inteatro Polverigi e Duncan 3.0.
Nel 2011 è impegnata nella nuova creazione Suite-Hope, selezionata tra i vincitori del bando Residences 2011 de La Caldera - Barcelona, sostenuta da CSC - Centro per la Scena Contemporanea - Operaestate Festival e vincitrice del bando REFORM/Danza 2011/2012 - Pim Off, Milano. Suite-Hope è stata inoltre selezionata all’interno del network Anticorpi XL (nella sua versione breve) e nel network europeo Aerowaves 2012.
Attualmente è impegnata anche nel progetto nato dalla collaborazione con il coreografo canadese Emmanuel Jouthe. La creazione ha debuttato nel Maggio 2013 presso il Teatro Agora di Montréal nell’ambito del Festival Tangente.
Hobocombo
Francesca Baccolini – contrabbasso, voce
Andrea Belfi – batteria, percussioni, voce
Rocco Marchi – chitarra, sintetizzatore, voce
Il trio
ricontestualizza in una luce contemporanea i brani senza tempo di Louis Thomas
Hardin, in arte Moondog, eccentrico compositore americano del secolo scorso, e
precursore delle tendenze minimaliste degli anni 60 e 70 della musica di Philip
Glass e Steve Reich. Servendosi di sonorità classiche e arcaiche, sinfoniche e
psichedeliche, Hobocombo costruisce un melting pot ancor più eccentrico, se
possibile, dell’originale, capace di evocare un indefinito passato mitico,
insieme ad una brulicante contemporaneità urbana.
Il loro primo disco dal
titolo “Now that is the opposite, it’s twice upon a time” è uscito a Febbraio
2011 per Trovarobato/Parade. I loro live stanno creando grande interesse per la
loro capacità di coinvolgere lo spettatore attraverso un suono avvolgente ed
una narrativa musicale complessa ma comunicata con semplicità e naturalezza.